LEGGE DI BILANCIO 2024: CONTROLLI PER VARIAZIONE DI RENDITA CATASTALE DOPO SUPERBONUS
Nella legge di bilancio 2024 il governo ha introdotto nuovi controlli sulla rendita catastale per gli immobili che hanno beneficiato di interventi di efficientamento energetico e miglioramento antisismico tramite i bonus messi a disposizione.
Gli interventi Superbonus hanno coinvolto più di 430.000 edifici, e ogni pratica edilizia potrebbe essere soggetta a questi controlli.
Siamo qui per assicurarci che tu sia informato e preparato.
Secondo il Decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380 (Testo Unico dell’Edilizia) e dal Regolamento di attuazione del D.P.R. n. 380/2001. la variazione catastale è richiesta entro 30 giorni dalla data di fine dei lavori.
La variazione di rendita dell’immobile riguarda praticamente tutti gli interventi che sono stati effettuati tramite i bonus edilizi, in particolare la riqualificazione di collabenti, l’accorpamento o l’ampliamento di unità immobiliari, la realizzazione di nuovi servizi come gli ascensori.
Anche il passaggio ad una classe energetica più alta comporta una variazione della rendita catastale, sono quindi da dichiarare lavori come installazione di pannelli solari, posa del cappotto, sostituzione di infissi, termosifoni, caldaie e pompe di calore.
La legge di bilancio prevede che l’Agenzia delle entrate verifichi se l’aumento del valore degli immobili a seguito dei lavori abbia comportato anche una variazione della rendita dell’immobile e se quest’ultima sia stata effettivamente dichiarata.
I controlli avverranno attraverso l’utilizzo di moderne tecnologie di interoperabilità e analisi delle banche dati. L’Agenzia delle Entrate incrocerà i dati del Catasto con le comunicazioni relative ai lavori presentate prima dell’inizio degli interventi di riqualificazione.
COSA COMPORTA L’AUMENTO DI RENDITA DI UN IMMOBILE
L’aumento del valore catastale del tuo immobile comporta un aumento nel calcolo dell’IMU e delle imposte di registro in caso di compravendita.
In caso il bonus sia stato effettuato sulla prima casa non vi saranno conseguenze per i proprietari che non hanno l’obbligo di versare l’IMU ma aumenterà l’imposta di registro in caso di vendita dell’immobile.
COSA COMPORTA L’OMISSIONE DELLA VARIAZIONE CATASTALE
Nel caso di mancata presentazione delle modifiche catastali, per il momento, il governo non applicherà sanzioni ma invierà tramite posta un invito a mettersi in regola.
La priorità infatti è garantire la regolarità delle pratiche, assicurare un maggior gettito IMU ai comuni e nuove entrate al governo in caso di compravendite.
Attenzione però perché l’Agenzia delle entrate potrebbe applicare sanzioni effettuando ulteriori controlli in futuro, se dopo l’invito a mettersi in regola, continui ad esserci difformità catastale.
VARIAZIONE RENDITA CATASTALE CON IMPIANTO FOTOVOLTAICO
Anche la sola installazione di un impianto fotovoltaico può rendere necessaria la variazione catastale. Si sale infatti di fascia energetica se l’impianto aumenta la rendita dell’immobile del 15% o più.
Come è possibile capire se l’aggiunta di un impianto fotovoltaico va ad aumentare il valore catastale del fabbricato per più del 15%?
Innanzitutto va detto che raramente un impianto fotovoltaico installato su una casa, una palazzina o una attività produttiva supera il 15% del valore catastale della struttura. Ma è sempre buona norma effettuare dei controlli per essere sicuri di non dover dichiarare la variazione di rendita catastale.
Se hai un impianto superiore ai 3 kW e vuoi verificare che l’aumento che esso causa al valore catastale del tuo immobile non superi il 15%, puoi effettuare questi brevi calcoli:
1- CONOSCI IL VALORE D’ACQUISTO DEL TUO IMPIANTO FOTOVOLTAICO: Rendita catastale dell’impianto= Costo impianto x 0.75 x 0.5 x 2%
2-NON CONOSI IL VALORE D’ACQUISTO DEL TUO IMPIANTO FOTOVOLTAICO: Rendita catastale dell’impianto= 1200 x potenza impianto x 2%
Vediamo un esempio pratico:
Potenza impianto: 5kWp
Rendita catastale dell’immobile: 830€
L’aumento del valore catastale dovrà essere sotto il 15% quindi: 830 x 15% = 124.5€. MINORE DI 124.5€
1- VALORE D’ACQUISTO DEL TUO IMPIANTO: 20.000€ – 20000 x 0.75 x 0.5 x 2% = 150€ – IN QUESTO CASO BISOGNA FARE LA VARIAZIONE CATASTALE perché 150>124.5
2- VALORE D’ACQUISTO NON ACCERTABILE MA POTENZA 5kWp – 1200 x 5 x 2% = 120 – IN QUESTO CASO NON BISOGNA FARE LA VARIAZIONE CATASTALE perché 120<124.5
ATTENZIONE: questi calcoli riguardano solamente l’impianto fotovoltaico. Non includono ulteriori lavori di riqualificazione che possano essere stati effettuati con il superbonus 110%
Assicurati che sia stata effettuata la variazione di rendita catastale, nel caso sia necessaria.
Se hai bisogno di chiarimenti o di assistenza non esitare a contattarci!